De Biasi: «Tutta colpa nostra»
Il tecnico tira tre cazzotti contro un muro: «Partita gettata alle ortiche»
«Abbiamo regalato un gol e mezzo e dilapidato occasioni clamorose»
«L’aspetto positivo è che dopo il 2 a 0 non siamo crollati: anzi, poi avremmo potuto anche vincere. Ora tre punti a Siena»
DE BIASI, il Toro ha preso due cazzotti e lei ne ha appena tirati tre al muro, tra un’intervista e l’altra.
«Che devo dire? Sono molto arrabbiato. Abbiamo praticamente fatto tutto noi. E possiamo prendercela solo con noi stessi, difatti. Brava l’Atalanta, per carità, ma la loro partenza non è stata poi così stratosferica. E’ il Torino, soprattutto, che è riuscito a regalare almeno un gol e mezzo agli avversari. E dopo a sprecare l’inenarrabile sotto porta. Nonostante i due pugni presi in pancia dopo neanche otto minuti, roba da tagliare le gambe, si sarebbe potuto pareggiare. E anche tentare di vincere. Invece siamo qua a commentare una sconfitta. Ma è inevitabile, se ti piazzi male, sbagli la fase difensiva e offri il fianco sulla prima rete, se commetti un erroraccio e becchi la seconda pera, se siamo ingenui dietro e spreconi davanti. Abbiamo gettato alle ortiche dei gol, abbiamo dilapidato occasioni che avrebbero davvero potuto stravolgere il risultato finale: ovviamente penso soprattutto a quella chance di Lazetic e a quel palo malefico di Stellone ».
Rispetto alla sconfitta con la Samp, però, almeno il Torino è sceso in campo..
«Vero, almeno abbiamo lottato fino alla fine, abbiamo creato i presupposti per la rimonta, abbiamo manovrato pure con una certa intelligenza, abbiamo mantenuto un netto possesso palla e non abbiamo mai corso rischi dopo i primi due gol, chiaramente anche grazie alla superiorità numerica. Difatti la gente ha capito, ci è venuta dietro, ci ha sostenuto senza tregua. Ma resta il rammarico per gli errori sotto porta. La verità è che non ci sto a perdere così. Abbiamo sbagliato approccio, avremmo dovuto metterci fin da subito più personalità. L’unico aspetto positivo, non certo di poco conto, è che dopo il 2 a 0 non siamo crollati, nonostante quella doppia botta tremenda presa in pochi minuti».
L’uscita di Cioffi con quell’inedito Gallo in difesa?
Una scelta dovuta al fatto che volevo cominciare la manovra con maggiore qualità fin dalla retroguardia, dopo che loro sono rimasti in dieci»
Un giudizio su Stellone?
«Ha fatto tutto quello che poteva, nella ripresa era chiaramente anche stanco, non gli posso chiedere chissà che. Non ha i 90 minuti nella gambe, lo sapete».
Cioffi aveva deluso già a Genova: pentito di non aver schierato Franceschini, con Bovo ancora ko?
« Chi va in campo gode della mia fiducia totale. Purtroppo certi errori in serie A li paghi subito nel peggiore dei modi»
Il ritorno di Barone? Si aspettava di più?
«Mannò, tutto sommato ha dato il suo contributo, ha disputato una buona gara, non era facile rientrare da titolare dopo tanto tempo».
E’ da un po’ che Rosina non incide.
«Con tutto il rispetto del mondo, dico che l’Atalanta è formata da giocatori che quasi tutti non hanno un nome, una fama particolare. Eppure possiedono un valore intrinseco notevole dal punto di vista caratteriale e come spirito di sacrificio. L’avevo detto nei giorni scorsi e si è visto in campo».
Le squadre peggio piazzate in classifica hanno preso un solo punto.
«Per fortuna. Meglio stare a 32 punti che averne 6 in meno: è un’ovvietà alla Catalano, ma resta un dato aritmetico fondamentale ».
L’arbitro non è stato contestato solo dai nerazzurri: nel Toro c’è chi lo accusa per almeno due rigori non dati.
« Preferisco non lamentarmi mai degli arbitri. Di certo mi è parso un po’ troppo severo con i cartellini».
Ancora una volta sono emersi i limiti strutturali del Torino. Dietro, in mezzo, ma soprattutto in attacco. Non potete non avere le idee chiare su come e dove rinforzare la squadra. Con un vero goleador probabilmente non sarebbe finita così, avreste pure avuto più occasioni.
«A tempo debito penseremo al mercato. Pper ora io mi concentro solo su una gara dopo l’altra. Penso solo a raggiungere al più presto la salvezza. E a cercare subito il riscatto a Siena. Dove dobbiamo andare a giocare la nostra partita con serenità, consapevoli di poter vincere dappertutto, se mescoliamo bene concentrazione, grinta, determinazione».
A cura di
Marco Bonetto
(TuttoSport on-line, pag 12 del 16/04/07
Fonte: www.tuttosport.com