De Biasi: “Juve, il derby è difficile. Italia, guarda in Albania…

Buon pomeriggio mister. Domenica è in programma il derby della Mole: quante sono le chance per la Juventus di festeggiare lo Scudetto contro il Torino?
Non so dirle le percentuali per domenica prossima, ma sicuramente la Juventus vincerà questo campionato. Se dovesse succedere in questa giornata o nella prossima ha poca importanza. E’ la squadra più forte di questo campionato e lo sta dimostrando da due anni a questa parte

Di certo il Torino venderà cara la pelle.
Certamente, e la Juve non avrà vita facile. Il derby è sempre una partita particolarissima. Se dovessimo fare un’analisi su 10 partite giocate tra Torino e Juventus: 7 le vincerebbe la Juventus, 2 il Toro e magari un pareggio. Nell’arco del campionato ci sono solo due partite: all’andata hanno vinto i bianconeri. Nel ritorno… tutto può succedere.

Da uno a 10, quanto le piacerebbe potersi sedere sulla panchina granata domenica prossima?
Sicuramente sarebbe un’emozione grandissima. Però, al momento, sto abbastanza comodo e bene nella mia panchina in Albania.

Qual è il suo ricordo più bello legato al derby?
Purtroppo ne ho giocato e l’ho anche perso 1-0 con un gol piuttosto rocambolesco di Amauri. Partita molto equilibrata dove non riuscimmo a recuperare lo svantaggio.

Lei sta disputando un ottimo girone di qualificazione con l’Albania. Quante possibilità ha la sua squadra di volare in Brasile l’anno prossimo?
E’ difficile rispondere. Noi siamo partiti senza grandi aspettative. Sapevamo di dover rinnovare la squadra e tutt’ora è in atto un rinnovamento. Siamo a buon punto in classifica, ma abbiamo ancora cinque partite da giocare e il bello viene adesso.

Secondo lei, qual è il calciatore albanese più talentuoso al momento?
Bellissima domanda da parte sua ma molto brutta per me (ride ndr). Faccio fatica a rispondere… diciamo che abbiamo più di un giocatore talentuoso. Secondo me, l’unico problema è che quelli che hanno le qualità migliori sono stati già “scovati” e giocano in Germania o in altri campionati importanti.

In Italia conosciamo Cana, Bogdani e Ujkani. Se dovesse fare un nome da consigliare alle squadre italiane… quale sarebbe?
Purtroppo non posso farglielo, perchè magari passo per quello che sponsorizza alcuni giocatori a discapito di altri. Posso solo dare un consiglio ai club italiani: date un’occhiata alla Nazionale albanese, perchè ha calciatori giovani e di grandissima prospettiva.

Posto che lei si trova ottimamente in Albania, come precedentemente ci ha fatto intendere, le chiedo: quanto le manca il calcio italiano?
Pochissimo. E’ chiaro che se un domani, non subito ovviamente, ci fosse la possibilità di tornare in Italia con un progetto serio… lo farei ben volentieri. Ma, questa volta, vorrei prendere le precauzioni del caso.

Riaprendo la parentesi legata alla Serie A, secondo lei, chi la spunterà per il terzo posto tra Milan e Fiorentina?
E’ una bella lotta, anche se credo che alla lunga la spunterà il Milan. Premetto che non conosco il calendario delle due squadre e, di conseguenza, non posso dare percentuali giuste, ma i rossoneri hanno le carte in regola per centrare il traguardo, anche se la Fiorentina è la squadra che in questa stagione ha fatto i progressi più evidenti, considerando anche il rinnovamento a 360 gradi.

Una vera e propria bagarre c’è in zona Europa League, dove ultimamente è rientrata prepotentemente in corsa una sua ex squadra, l’Udinese.
L’Udinese mi sta stupendo molto. Ha perso qualche giocatore importante e, nonostante questo, grazie all’ottimo lavoro di scouting e a Guidolin che lavora in un ambiente che non gli mette pressione, riesce a ottenere ottimi risultati facendo crescere i calciatori senza fretta. C’è un giusto mix tra calciatori giovani e più esperti

Il minimo comune denominatore tra la sua Udinese e quella attuale è Di Natale. A metà stagione si rincorrevano voci su un suo potenziale ritiro a fine stagione. In tal caso, secondo lei, quanto perderebbero i friulani?
Non credo che Totò smetta a fine stagione. Finchè riesce a far gol con quella facilità, come ha fatto contro la Lazio… può ancora giocare. Che poi, di facilità, si può parlare solo in riferimento alla sua persona, visto che per molti calciatori prodezze del genere non sono semplici. Totò vive per il gol ed è un calciatore straordinario che ha un’intelligenza calcistica come pochi.

La finale di Coppa Italia sarà tutta romana. Chi la spunterà tra Roma e Lazio?
E’ difficilissimo. C’è da capire quanto la Lazio abbia speso tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Entrambe le squadre, al momento, hanno come obiettivo primario la conquista del trofeo. C’è da vedere chi avrà le pile cariche al termine della stagione. Sono due squadre di ottimo livello, anche se secondo me la Roma potrebbe avere qualche piccola chance in più.

Antonio Pellegrino

Fonte: FantaGazzetta

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