Gianni De Biasi, l’uomo delle sfide impossibili
Gianni De Biasi non ha mai amato le sfide facili; è più un uomo per le imprese che sembrano impossibili, quelle che probabilmente un allenatore qualsiasi neanche intraprenderebbe. Fu il caso di quel Modena che, partendo dalla C1, arrivò in A e si salvò nella massima categoria. Memorabile fu quella squadra, in grado di ottenere
Gianni De Biasi non ha mai amato le sfide facili; è più un uomo per le imprese che sembrano impossibili, quelle che probabilmente un allenatore qualsiasi neanche intraprenderebbe.
Fu il caso di quel Modena che, partendo dalla C1, arrivò in A e si salvò nella massima categoria. Memorabile fu quella squadra, in grado di ottenere risultati incredibili persino per il tifoso gialloblu più ottimista. Anche a Torino si rese protagonista di diverse imprese, prima su tutte la promozione in serie A con i granata reduci da un fallimento e un mercato improvvisato, e grazie a questo vero e proprio miracolo sarà sempre ricordato positivamente dai tifosi piemontesi.
Nel 2011, senza contratto da più di un anno, ecco la scelta inaspettata: al posto di scegliere uno dei diversi club che lo cercano, firma un contratto con la Federcalcio Albanese e diventa ct delle Aquile. Decisione particolare, perché si trattava di una nazionale che, pur non essendo tra le peggiori, comunque non aveva mai raggiunto palcoscenici di livello. Il progetto di De Biasi è a lungo termine, e dopo un girone di qualificazione mondiale discreto (5° posto e 3 vittorie ottenute), l’exploit arriva alla fase preliminare degli Europei. L’esordio è storico: vittoria in Portogallo per 1-0. Ma non si tratta di un miracolo isolato, l’Albania continua a raccogliere punti nelle partite successive e raggiunge il secondo posto nel girone, davanti alle ben più quotate Danimarca e Serbia. Nel mezzo anche una clamorosa vittoria, seppur in amichevole, sulla Francia.
L’impresa non è passata inosservata, a De Biasi sono stati riconosciuti i meriti da tutto il calcio italiano (e non solo) ed è stata conferita la cittadinanza onoraria albanese. Finalmente il mister delle sfide impossibili ha trovato l’attenzione che ha sempre meritato, e chissà se la sorte sarà ancora nostalgicamente beffarda e lo metterà contro la sua patria, l’Italia, in questi Europei. Di certo c’è solo che Aquile e Azzurri si incontreranno comunque nelle qualificazioni per i Mondiali del 2018.
A cura di Davide Cocetti per TMW