De Biasi: « Calma, non siamo allo sbando»

I TIFOSI LANCIANO UN APPELLO: «DOMENICA TUTTI A EMPOLI»
Ma con Abbruscato scoppia un “caso diplomatico” sulla tattica offensiva. La soddisfazione di Beretta

SIENA. « Siamo stati sconfitti, ma non sottomessi » , attacca
De Biasi provando a proteggere almeno la facciata di quel che resta del Toro, nel vano tentativo di celare le preoccupanti crepe della classifica. « L’ho sempre detto che ci saremmo salvati all’ultima, o alla penultima giornata: così come ho sempre detto che saremmo stati padroni del nostro destino. Non fingevo allora come non fingo ora: credo che il Toro abbia tantissime possibilità di salvarsi, perché noi siamo quelli che hanno battuto il Cagliari e il Catania, e il Messina, e poi hanno messo sotto pure il Palermo. C’è mancato solo il gol, come nelle ultime partite: perché contro l’Atalanta, se avessimo sfruttato le occasioni nitide prodotte per segnare, avremmo vinto 3- 2. E anche contro il Siena non abbiamo fatto peggio degli avversari: tre tiri in porta a testa, ma la differenza è che noi abbiamo pagato a caro prezzo un infelice episodio nella nostra area. Talvolta capita di non pagare dazio, noi ultimamente non abbiamo scampo. Ma non voglio sentir parlare si sfortuna, o di altro: la squadra ha dentro di sé la forza per reagire, e nel ritiro di Coverciano avremo tutto il tempo per lavorare, chiacchierare, confrontarci » . Dovevate vedere l’espressione terrea dell’allenatore quando un cronista gli ha rivelato le immediate sensazioni di Abbruscato, dopo il match: « Elvis ha detto che le punte giocano per fare segnare gli esterni? E’ una sua opinione, io ai miei attaccanti chiedo di fare gol. Si vede che ha un’impressione diversa dalla mia: ne parleremo sicuramente sin da domani mattina ( oggi, giovedì, ndr) a Coverciano » . Le statistiche testimoniano la sterilità della fase offensiva granata: ora il Toro è la squadra col minor numero di reti all’attivo, in A. « Questi sono dati di fatto, e i dati concreti non mentono. Per dire: con la mia gestione siamo ad una media punti di 1,25 a partita, rapportata per 38 partite saremmo salvi e non qui a parlare di altre cose. Abbiamo alcune difficoltà, purtroppo stiamo pagando la legittima e comprensibile flessione di chi finora ha fatto vedere cose straordinarie ed ora sta tirando un po’ il fiato. La nostra rosa è abbastanza lunga, ma in certi ruoli bisogna saper fare di necessità virtù. Non sono più preoccupato del solito, perché analizzo le sconfitte: a parte Firenze, siamo sempre restati in partita sino ala fine. Con me la squadra ha trovato una sua identità precisa, non siamo un gruppo allo sbando o in caduta libera. E se il Parma ha saputo battere la Fiorentina, allora vorrà dire che anche noi cercheremo di emularli, dovendo ancora affrontare Milan, Roma e Inter. Dipende solo da noi. Io non ho mai aspettato qualcuno che scendesse dall’alto per venirci a salvare: piuttosto possiamo sperare che ci dia una guardatina, ma al resto dobbiamo pensarci da soli. Restano sei partite, voglio vedere lo spirito di altrettante finali: non è uno slogan, in ballo c’è la serie A del Toro. Se quello che stiamo facendo non basta, vorrà dire che dovremo fare ancora di più. Io ci credo, non sto recitando un copione » . Piccolo aggiornamento in vista di Empoli: « Difficilmente ci sarà Bovo, ma Franceschini m’è piaciuto » . No, non stava recitando… Mah.
Dalla contrizione granata, alla comprensibile euforia senese. « Ora credo che potremo salvarci prima della fine » , ha asserito serioso il tecnico Beretta,
ridendo con gli occhi. « Peccato per l’ammonizione, salterò l’Inter – s’è lamentato Portanova -. Però mi consolo con questo successo: abbiamo battuto il Toro, era uno scontro diretto, era questa la par¬tita da vincere » . Sipario con
Antonini, l’uomo del match: « E’ il terzo gol che faccio al Toro, ci tenevo a esultare così e dopo averli infilzati con Pescara e Arezzo ci sono riuscito pure col Siena. No, non sono della Juve, tifo Milan: ma questa è una soddisfazione che mi volevo levare da tempo, e ora ci sono riuscito. Domenica verrà l’Inter? Loro cercano lo scudetto, noi la salvezza: abbiamo molta più fame » .
Intanto i tifosi più attivi e caldi lanciano un appello al popolo del Toro: « Massima partecipazione alla trasferta di Empoli per sostenere i nostri ragazzi » . E’ un ennesimo grande atto di fede.

A cura di
Piero Venera

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Fonte: TuttoSport