“SOPRA LA PANCA”. SVIZZERA, STAI ATTENTA ALL’ECUADOR, A CURA DI GIANNI DE BIASI

Dopo le sorprese di questo inizio Mondiale la partita di oggi tra la Svizzera e l’Ecuador, potrebbe riservare altri colpi d scena. Se da un punto di vista del Ranking Fifa le due squadre sono distanti “solo” di venti posizioni, sul piano individuale la differenza è molto diversa. La Svizzera che negli ultimi anni ha scalato la classifica mondiale portandosi addirittura al sesto posto, davanti a noi italiani, può contare su un gran numero di giocatori che hanno maturato esperienze all’estero in club di livello internazionale.

Dall’altra parte, l’Ecuador ha solo pochi giocatori che vantano esperienze europee, tra questi Luis Antonio Valencia è il giocatore più popolare grazie alla sua milizia nelManchester United. Anche Jefferson Montero ha giocato in Spagna con scarso successo nel Villareal, nel Levante e Betis Siviglia, mentre il centrocampista centrale Noboa gioca nellaDinamo Mosca. Il difensore più interessante è il centrale destro Guagua che gioca nel Flamengo in Brasile. La squadra sud americana ha subito durante le qualificazioni al Mondiale la perdita dell’attacante Benitez, morto in Qatar per un problema cardiaco. Grazie però alle sue 4 reti segnate nel girone di qualificazione, hanno consentito all’Ecuador di qualificarsi direttamente, mentre ha mandato al playoff l’Urugay! Credo che solo questo basti per capire la “forza” di questa squadra.

Reinaldo Rueda, Commissario Tecnico, ben consapevole dei limiti tecnico/tattici dei suoi ragazzi, chiede di giocare un calcio di grande concretezza, e sul campo lasquadra, da l’impressione di sapere sempre cosa fare. Il sistema di gioco è un classico 4-4-2, molto scolastico con squadra abbastanza corta, pronta a ribaltare l’azione con velocità, grazie alla qualità e al dinamismo di Luis Valencia. I due centrocampisti centrali Gruezo e Noboa, sanno tenere bene la posizione e “legano” la squadra mantenendo sempre la connessione tra attacco e difesa. Altro giocatore interessante è Jefferson Montero che sa trovare gli spazi e i tempi per inserirsi e andare alla conclusione. I due attaccanti danno una grande mano nella fase del non possesso, accorciandosi verso il centrocampo e creando una buona densità, pronti però a sfruttare lo spazio di fronte con ripartenze veloci.

La Svizzera vincitrice del suo girone con grande facilità, ha un sistema di gioco collaudato, guidata da un CT di grandissima esperienza come Ottmar Hitzfeld (2 Champions e una Coppa Intercontinentale tra i tanti trofei e campionati vinti), può contare su una rosa di buonissimo livello. La Svizzera si schiera con una difesa a quattro da vanti a Benaglio, da destra a sinistra ci sono Lichtsteiner Schar Von Bergen Rodriguez. Davanti alla difesa con il compito di proteggere e riconquista palla e ripartenza, ci sono Behrami e Inler, coppia già collaudata da anni a Napoli. A sostegno dell’attacco ci sono tre giocatori di buona qualità come Xhaka e Stocker, che sanno essere determinanti sia in copertura che nel trovare gli inserimenti per il gol. Il giocatore più importante è Shaqiri, sa fare tutto con grande velocità e continuità. Capacità di saltare l’uomo nell’uno contro uno, sa procurarsi falli nelle zone importanti, non molla mai. Davanti come punto di riferimento c’è Drmic importante sia in appoggio che nella finalizzazione. L’insidie alle quali dovrà fare attenzione la Svizzera saranno legate all’approccio alla gara, non sottovalutare l’avversario e le condizioni climatiche che possono influenzare in modo decisivo la prestazione sul piano fisico.

Svizzera (4-2-3-1): Benaglio, Lichtsteiner, Shaer, Von Bergen, Rodriguez, Behrami, Inler, Shaquiri, Xhaka, Stocker, Drmic. All.: Hitzfeld

Ecuador (4-4-2): Dominguez, Paredes, Erazo, Guagua, W. Ajovi, A. Valencia, Gruezo, Noboa, Montero, Caceido, E. Valencia. All.: Rueda.

di Gianni De Biasi

“Sopra la Panca” – SportMediaset