La confessione di De Biasi: Ecco i giocatori che convocherò in Francia
Si trova per una visita in Albania e quando decide di concederci un intervista ci chiede di essere puntali all’appuntamento.
Durante l’intervista non manca il suo tono scherzoso ma è anche molto cauto in merito alle questioni delicate. Gianni De Biasi confessa in esclusiva per ‘’Panorama sport’’ le tante offerte ricevute per lasciare a metà il suo percorso d’oro con i Rossoneri.
Inoltre ci confessa le sue richieste per quanto riguarda la continuazione del contratto e i suoi piani dopo l’Europeo. ‘’Non sono venuto in Albania per arricchirmi o perché sia io che il mio staff eravamo senza impegni’’.
Per me è stata una grandissima esperienza, emozionante e stimolante che mia ha fatto capire l’importanza di lavorare in un ambiente in cui l’allenatore riveste un ruolo importantissimo. Ho appena rifiutato un offerta di cinque milioni di euro perché voglio rimanere ad allenare l’Albania, ci dice l’allenatore dei Rossoneri che alla fine augura buone feste a tutti in Albanese.
Che voto dà alle qualificazioni finite da poco?
Penso che si possano considerare molto positive, il voto giusto è nove perché dieci è il massimo. Nove perché secondo me il risultato raggiunto è stato molto importane. Parlò del fatto che siamo riusciti a qualificarci alle fasi finali dell’Europeo. Inoltre la squadra ha avuto una crescita constante e abbiamo un gruppo giovane che ci fa ben sperare per il futuro.
Un voto per lei?
Per me è stata una grandissima esperienza, emozionante e stimolante che mia ha fatto capire l’importanza di lavorare in un ambiente in cui l’allenatore riveste un ruolo importantissimo.
Dopo tutto questo tempo trascorso in Albania, chi è l’Albanese con il quale si è affezionato di più?
Diciamo che ho un buon rapporto con tutti. Ho sempre cercato di essere corretto con la gente che incontro per strada. Non sono mai stato arrogante. Quando mi chiedono un autografo o una foto sono sempre stato disponibile. Nel albergo dove sto quando vengo in Albania ho un ottimo rapporto con il proprietario Adi.
Quale è stato il momento più difficile?
Dopo la sconfitta in casa contro la Serbia. È stato un duro colpo per noi. Abbiamo cercato di vincerla per darci la possibilità di giocare per il pareggio in Armenia. Purtroppo abbiamo perso negli ultimi minuti perché ci siamo fatti prendere dall’euforia. Alla fine abbiamo perso perché ci tenevamo tanto a vincere quell’incontro.
È stato nominato in molti sondaggi. Cosa vuole dire tutto ciò per lei?
Sono molto felice di questo. Penso che ciò che abbiamo raggiunto con l’Albania è stato un risultato di cui hanno parlato tanto tutti i medi non solo in Italia ma in tutta l’Europa. Questo, secondo me, è bellissimo perché il sogno è diventato realtà. È un insegnamento anche per i giovani che devono sapere che tutte le volte che hanno un sogno o desiderio, esiste sempre la possibilità di raggiungerlo se fanno ciò che serve.
Si parla molto del suo futuro. Quante sono le possibilità che rimanga dopo l’Europeo?
Ho un contratto anche per i prossimi due anni, che comprende anche le qualificazioni ai Mondiali, che scade quindi nel 2017. La federazione e in particolare il sig. Duka cercano di contentarmi ancora di più. Io non ho chiesto niente. Comunque, mi va bene ciò che mi verrà dato.
Cosa avrebbe migliorato nella sua esperienza in Albania?
Io e il mio staff non siamo venuti in Albania per arricchirci o perché non avevamo altri impegni. Siamo venuti qui per raggiungere un obiettivo. In ogni cosa che abbiamo fatto ci abbiamo messo la passione per migliorare il calcio in Albania. Abbiamo lavorato con le selezioni delle Nazionali giovanili e abbiamo cercato di curare di più il lavoro tattico di queste squadre.
Gli Albanesi la considerano il Babbo Natale che ha regalato loro la qualificazione. Lei cosa chiede a Babbo Natale?
Gli chiederei di avere a disposizione per l’Europeo tutti i giocatori che hanno contribuito alla qualificazione in Francia. Che nel frattempo giochino regolarmente con le proprie squadre e che a giugno abbiano abbastanza energie per affrontare una competizione così importante come l’Europeo.
Quante offerte ha avuto da altre Nazionali o squadre?
Molte! L’ultima è stata poche ore fa (ieri a mezzogiorno). Comunque ho già un impegno che voglio onorare fino alla fine. Prima di tutto andiamo in Francia e vediamo cosa siamo capaci di fare. Dopo ci dovremo concentrare per le qualificazioni al Mondiali e solo dopo vedremo coso succederà. Comunque, il mondo del calcio è sorprendente.
Mi permetta di insistere con l’offerta che ha accennato?
Ho rifiutato una somma considerevole. Era un offerta straordinaria di una squadra cinese. Si trattava di cinque milioni di euro in due anni. L’ho rifiutata subito, anche se in una situazione diversa avrei accettato.
Quanto è importante per lei il titolo “Honoris Causa” in Albania?
Sono fiero, anche per il mio discorso. Lo desideravo molto, perché diciamo per colpa del calcio non sono riuscito a studiare abbastanza da diventare avvocato. Ho interrotto gli studi. Sono molto contento e ringrazio l’Università che mi ha dato questa possibilità e anche per la motivazione che è stata bellissima. Sono riuscito a fare orgoglioso anche il popolo Albanese.
Che rapporti ha con Kaçe?
Normalissimo, come con tutti glia altri giocatori della Nazionale. Non creo rapporti diversi con nessuno in modo da privilegiarlo rispetto gli altri. Comunque penso che quando uno parla debba avere come interlocutore qualcuno che capisca immediatamente quello che stai dicendo. Lui ha problemi di comunicazione, ma ha grandi qualità ed è un bravo ragazzo.
Pensa che sia pronto per la Serie A?
Mi auguro di si! Spero che si trasferisca in Serie A. Ho letto che si parla della Lazio. Non so se sia vero o solo un invenzione dei giornalisti. Comunque se dovesse diventare parte della Serie A, sarei molto felice. Primo perché lo seguirei di più. Secondo perché penso che la Serie A abbia più qualità rispetto al campionato Greco.
Ha detto che Gashi sta attraversando una situazione incredibile?
Gashi sta attraversando un momento molto triste, ha vinto due volte consecutive la classifica cannonieri del campionato Svizzero ma non sta giocando. Spero che risolva tutto in fretta. Mi hanno chiesto di lui anche in Italia e spero che possa andare anche lui in quella direzione. Non chiedetemi i nomi delle squadre perché non vi dico niente..
C’è qualcosa che la spaventa prima dell’Europeo?
Siamo in un girone difficile. Dobbiamo affrontare una squadra come la Francia che oltre tutto giocherà in casa. Giocheremo con la Svizzera che ha tanti giocatori di qualità. Anche la Romania negli ultimi anni ha scalato tante posizioni nella classifica FIFA.
Perciò dico che sono tutte squadre pericolose. Ma non dobbiamo dimenticare che nell’Europeo partiremo tutti dalla stessa posizione. Abbiamo più volte dimostrato che contro gli avversari difficili diventiamo più forti.
Quanti giocatori nuovi verranno convocati per l’Europeo?
Pochissimi, per non dire nessuno.
Nessuno?
Ho detto nessuno. Ok, se dovessimo affrontare delle emergenze si. Non posso non prendere in considerazione i giocatori che ci hanno portato in Francia. Questo per la semplice ragione che sono più affidabili e un gruppo unico, una vera squadra. Soprattutto sanno che prima di tutto e di tutti viene il bene della squadra.
Nemmeno Manaj, Rashica o Salihi che non è stato convocato per l’ultima partita?
Salihi ha giocato alcune partite in questa edizione. Tutti saranno seguiti attentamente fino al momento della decisione. Un mese prima della partenza decideremo chi verrà convocato considerando la forma, chi ha contribuito di più e cosi via.
Arlind Ajeti si è trasferito in Italia, ma non è ancora sceso in campo..
È normale. Lo sapevo e lo avevo fatto presente al suo allenatore che non è in condizioni di giocare subito. Quando non ti alleni, non giochi, non puoi avere la condizione fisica necessaria per giocare. Lui adesso sta lavorando per recuperare la condizione fisica ottimale per essere a disposizione dell’allenatore. Spero che dopo le feste, con il nuovo anno possa essere parte attiva della squadra.
Avete un messaggio per Xhemaili visto che è stato tra i primi a complimentarsi per la qualificazione?
Xhemaili è stato un mio giocatore nel Torino, molto caro a me, ma purtroppo sarà un nostro avversario all’Europeo. Mi auguro che entrambi possiamo passare la fase dei gironi. È un giocatore molto forte e so che anche lui fa il tifo per noi.
Il desiderio di Duka è che lei rimanga il tempo più lungo possibile alla guida della Nazionale, ma ha aggiunto che ‘’non venderà la casa per pagarla’’. Chiede cosi tanto De Biasi?
Assolutamente no! Penso che ciò che ho guadagnato sia stato ampiamente sostenibile per le finanze della Federazione. Non sono venuto in Albania per arricchirmi, questo è sicuro. Mi sono arricchito molto dell’immenso affetto che la gente mi ha trasmesso e ciò per me è molto importante. Penso di avere dato un buon contributo nel migliorare le finanze della Federazione perché adesso ci sono entrate grazie alla qualificazione in Francia.
Chi le ha scritto il discorso in Albanese che ha tenuto nella serata gala organizzata dalla Federazione?
L’ho scritto io, mi ha aiutato un amico a tradurlo. L’ho letto male (ride), ma certamente l’ho scritto io. Sono i miei pensieri, sono sempre dell’idea che dobbiamo essere uniti. Se pensiamo che uno è migliore dell’altro allora è tutto finito. L’esempio fatto da Skanderbeg con i bastoncini rimane in mente per sempre.
Contro quali squadre giocheremo le amichevoli pre Europeo?
Non è stato ancora deciso. Non è stato deciso nemmeno dove andremo in ritiro in Francia. Abbiamo visto molti posti, ma non ho ancora deciso. Per quanto riguarda le amichevoli abbiamo parlato con la Turchia e la Polonia ma nulla è stato deciso.
Che cosa ha detto a Tramezzani in Armenia quando l’ha abbracciato alla fine della partita.
(Ride..) Sinceramente non mi ricordo parola per parola. Gli ho detto qualcosa in un momento di grande entusiasmo. Mi è sempre stato molto vicino, aiutandomi e sostenendomi moltissimo. Siamo riusciti insieme a risolvere situazioni che sembravano agli altri sembravano impossibili. Abbiamo avuto spesso anche discussioni in merito ad alcune scelte, ma alla fine l’ultima parola era sempre la mia (ride..). Va bene, a volte gli ho dato ragione. Lui è più giovane ed ha più entusiasmo, come gli Albanesi (ride..) e devo sempre dirgli: stai attento e con i piedi per terra che stai volando!
L’Augurio per gli Albanesi?
Che sia un anno uguale al 2015! Penso che a livello sportivo sia stato eccellente. Anche il 2014 è stato ottimo ricordando la vittoria in Portogallo. Speriamo che sia un buon anno dal punto di vista sportivo. Il resto, vi auguro (parla in Albanese) a tutti un Felice Anno Nuovo.
OLSI TUJANI