De Biasi: Disastro in Europa, ecco i motivi…
Ai microfoni di TuttoMercatoWeb, il tecnico Gianni de Biasi ha commentato la pesante sconfitta in Champions dell’Inter: “Era l’ultimo baluardo che avevamo ancora in Europa. L’Italia è uscita con le ossa rotte. Su questo bisognerà riflettere, ci sono molti passi da fare”.
Quali sono le difficoltà?
“Il problema è che si perseguono obiettivi senza progettualità, senza riuscire a cambiarli in corsa e pianificare strategie future”.
Pensi che la posizione dell’allenatore sia stata declassata? Vedesi i velocissimi esoneri di Papadopulo e Cosmi…
“Si, direi moltissimo. Il problema è che ci si lamenta poi perché usciamo dall’Europa, ma il nostro calcio non vive di certe cose, come programmazione o investire sui giovani. In questo momento ci sono nazioni come la Spagna e l’Olanda che lo fanno, noi abbiamo paura. Le grandi squadre fanno fatica a farli giocare, se non per brevi momenti. Il problema che di questo ne risente anche la nostra stessa Nazionale”.
Parliamo del suo futuro. Ha detto no a certe opportunità perché aspetta un progetto diverso?
“Certamente, in alcuni casi si. Vedo inoltre scelte molto pilotate, che non dipendono né dai presidenti né dai dirigenti”.
Cosa bisogna fare per migliorare?
“Io penso che ci serva una valutazione diversa, che servano strategia e programmazione, altrimenti non si migliora il nostro calcio. Le valutazioni anche su una scelta dell’allenatore devono essere più approfondite, si deve basare sul contesto della situazione . Magari se una piazza è morta non posso mettere un allenatore morto, serve uno che dia la sveglia. In questo momento si vive sul mito di Guardiola, ma ricordiamoci che lui ha fatto la gavetta all’interno del Barcellona. premesso che io reputo Guardiola una persona intelligente e capace, bisognerebbe vedere lui tolto da quel contesto. Anche sull’Ajax prima c’è stato il mito di questa realtà, ma quanti allenatori da li sono usciti…”
Che campionato sta vedendo?
“Un campionato molto interessante, dove la lotta promozione è giocata a tre squadre. Prima solo ad una o massimo due. C’è grande equilibrio in questo campionato”.
Fonte: Tutto Mercato Web