Euro 2016, Albania, De Biasi:Euro 2016, Albania, De Biasi:«Grande cuore, ma perfetti sul piano tattico»
Il c,t, delle Aquile sogna il ripescaggio dopo la vittoria con la Romania: «Abbiamo fatto una gara di livello. Siamo stati più concreti di altre volte»
Dopo aver fatto la storia, con la qualificazione dell’Albania alla fase finale di Euro 2016, adesso Gianni De Biasi ci prova con la leggenda. La vittoria contro la Romania – la prima degli albanesi in una grande manifestazione, così come il gol di Sadiku che ha deciso la gara è il primo segnato – permette alle Aquile di sognare il ripescaggio tra le quattro migliori terze.
Soddisfatti
In ogni caso, De Biasi può già essere soddisfatto del suo lavoro: «Sono contento per la squadra e perché abbiamo fatto felici tutti i nostri tifosi, quelli che vivono in Albania e quelli sparsi per tutto il mondo. Nelle prime due gare (contro Svizzera e Francia; ndr) abbiamo raccolto meno di quello che avremmo meritato, ma contro la Romania abbiamo fatto una gara di livello. Siamo stati più concreti di altre volte, abbiamo sfruttato le occasioni. Non è facile giocare con un solo risultato a disposizione». Gli chiedono, in conferenza stampa, della tattica per vincere la gara e De Biasi ridiventa subito molto italiano: «Dovevamo aspettarli e ripartire. Abbiamo commesso qualche errore tecnico, ma sul piano tattico abbiamo messo in pratica una strategia perfetta. Questa è una squadra dal grande cuore, molto generosa, a volte troppo. Nel finale cercavano il secondo gol e dovevo gridare per farmi sentire».
Sadiku
Generosità e amore per la maglia sono le doti di Armando Sadiku, il goleador. Sadiku è tesserato per lo Zurigo, ma poiché non aveva tutto lo spazio in campo che sperava, ha chiesto a gennaio di essere ceduto in prestito al Vaduz, la squadra del Liechtenstein che partecipa alla serie A svizzera. È stato accontentato, ha giocato 16 partite, con i suoi 7 gol ha salvato il Vaduz (mentre lo Zurigo è retrocesso) e si è preparato al meglio per Euro 2016. Un trionfo su tutta la linea.
Tratto dal Corriere della Sera a cura dell’inviato a Lione Luca Valdisseri