De Biasi: “Pretendo grinta e determinazione dal primo all’ultimo minuto. L’esclusione di Franceschini? Necessita di serenità. Barone? Sa cosa penso di lui”

Clima disteso alla Sisport. La vigilia della partitissima con il Palermo viene vissuta con una buona dose di serenità dalla truppa granata, e, nello specifico, dal suo allenatore. Si scherza nel container adibito a “press room”, rievocando il recente passato, la scorsa stagione e alcuni momenti di tensione che sfociarono nella meravigliosa promozione in serie A. Si scherza ma non troppo, però, perché l’avversario è di quelli tosti, tra i più agguerriti di questo campionato e la necessità di dare continuità al trend positivo delle ultime gare appare fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo numero uno, quello della salvezza.
La conferenza stampa di De Biasi vive sull’elemento telefonino. Di quest’ ultimo, ovviamente, e dell’addetto stampa Barile. A rubare la scena, infatti, è l’attesa per la chiamata di Iaio Balestri, futuro neo papa, che da un momento all’altro dovrebbe dare la lieta notizia al tecnico, ansioso di abbracciarlo già in serata per poterlo impiegare “carico come una belva” domani pomeriggio.

Mister De Biasi, Balestri giocherà?
“Eccome, conto di averlo a disposizione già stasera in ritiro, carico come non mai per la nascita di sua figlia (sarà chiamata Greta, ndr). Il primo figlio è una tappa fondamentale della vita. Penso che non ci sia nulla di più bello. C’è un’atmosfera bellissima quando succede. Mi ricordo che feci quattro ore di macchina a tutto gas per arrivare in tempo, quando capitò a me…”.

E Abbruscato? Quali sono le sue condizioni fisiche e della squadra in generale?
“Elvis ha recuperato pienamente. Lazetic conto di averlo a disposizione domani. Ha preso una botta giovedì in amichevole ma niente di irreparabile”.

Quale formazione presenterà domani?
“Se non ho problemi particolari, dovrebbero scendere in campo quelli che hanno giocato nelle ultime due partite. Non vedo il motivo per cui dovrei cambiare”.

Come giudica la sfida di domani?
“Credo che di fronte avremo un avversario solido con grandi qualità tecniche che sta lottando per accedere ad un posto valido per la Champions. Bisogna andare in campo con il solito piglio umile, grintoso, concentrato e affrontare il Palermo con la giusta determinazione. Siamo ben piantati per terra, consapevoli dei nostri limiti. Giovedì ho richiamato i ragazzi perché non possiamo permetterci di mollare da nessun punto di vista”.

In che senso “ha richiamato i ragazzi”?
“Nel senso che Martedì e Mercoledì hanno lavorato bene, così come la settimana scorsa. Giovedì, invece, a Chieri, ho visto degli aspetti poco graditi dal punto di vista della determinazione. Forse il clima di festa attorno al campo ha contagiato troppo l’ambiente.

La pausa per la Nazionale può aver nuociuto alla squadra?
“No. Anzi, è stata ottima per prepararci a dare lo sprint nelle ultime partite. Non credo ci sia il problema-sosta che ho letto sui giornali. Abbiamo cercato di sfruttare questi giorni di lavoro per migliorarci là dove siamo difettosi, anche dal punto di vista dell’approccio alla gara”.

Si è detto che con lei c’è stato un cambio di mentalità
“Non lo so. Quello che mi interessa maggiormente è che la partita la si giochi dal primo all’ultimo minuto con la stessa attenzione e voglia”.

Preoccupato della tipologia di gioco dei rosanero, bravi negli inserimenti da dietro di Diana, Bresciano, Di Michele etc?
“Mah, quando affrontiamo avversari che stanno sedici punti più avanti in classifica siamo consapevoli delle difficoltà. Se saremo corti, attenti e aggressivi potremo fare bene”.

Cosa ne pensa delle nuove misure imposte per l’affissione degli striscioni allo stadio?
“Purtroppo c’è una legge che pone divieti e obblighi. Bisogna sottostare a ciò che dice la legge. Il fatto che siano appesi, però, è di maggiore stimolo anche per noi. Non credo che gli striscioni facciano violenza, fanno solo colore”.

Capitolo giocatori con il contratto in scadenza. Nessuno accenna qualche polemica e tutti sembrano remare dalla stessa parte. Che messaggio manda a loro?
“Che le prossime dieci domeniche sono fondamentali perché alla fine si faranno i conti e chi avrà dato, indipendentemente se giochi oppure no, sarà valutato in un certo modo da me. Ripeto, è fondamentale raggiungere l’ obiettivo prefissato, poi si tireranno le somme. Comunque coloro i quali non giocano stanno dimostrando grande maturità nell’accettazione delle scelte. A loro va il mio plauso”.

Passiamo ai convocati. Stupisce l’assenza di Franceschini.
“Scelta tecnica. Ha bisogno di ritrovare un po’ di serenità e tranquillità perché ha un valore superiore a quello fatto vedere in questo campionato”.

Leggende forumistiche narrano di un bisticcio tra Di Loreto e Cioffi. Cosa c’è di vero?
“Niente. Se uno scambio di vedute come…’passamela più corta, dammela più lunga, me l’hai passata male’…viene interpretato come un diverbio…”.

Teme che Bovo possa risentire psicologicamente nell’affrontare i suoi ex compagni?
“Come Rosina, Cesare ha un’età anagrafica inferiore all’esperienza che ha. Sono ‘bambini’ già grandi. E’ un ragazzo molto equilibrato che ha solo delle opportunità da cogliere, senza dover rivendicare alcuna rivincita col passato”.

E Barone, ancora una volta confinato in panchina?
“Lui sa cosa penso di lui e sa perfettamente che l’attuale esclusione dipende solo da un discorso di continuità che ho intrapreso scegliendo qualcun altro. Le sue qualità sono indubbie e penso che avrà lo spazio per mettersi in luce prima della fine del campionato”.

Fonte: Federico Freni