ITALIA, BISOGNA VERTICALIZZARE – L’ANALISI TATTICA DEL MATCH CON L’URUGUAY
ITALIA, BISOGNA VERTICALIZZARE E GLI ESTERNI DEVONO SPINGERE
Oggi siamo giunti al bivio decisivo. L’Italia deve assolutamente uscire da questa partita con un risultato positivo, forte del fatto che anche un pari costringerebbe l’Uruguay a fare le valigie per un mesto ritorno a casa.
Soltanto dodici mesi fa, a Salvador de Bahia, in occasione della Confederations Cup, abbiamo pareggiato contro gli uruguaiani, andando in vantaggio prima con Astori e dopo il momentaneo pareggio di Cavani, siamo nuovamente andati sul 2 a 1 con Diamanti, ma ancora Cavani ha rimesso le cose in parità.
I rigori che spesso ci hanno visto soccombere, sono stati decisivi per battere i sudamericani e conquistare il terzo posto finale.
Il pericolo numero uno si chiama Luis Suarez, che nella partita contro l’Inghilterra grazie ai suoi due gol, ha dato speranze ad una squadra battuta all’esordio dalla sorprendente Costa Rica.
Non dobbiamo però dimenticarci dell’altro attaccante, ben conosciuto da noi, Edison Cavani che con il suo dinamismo e la sua velocità può creare parecchi problemi alla nostra squadra.
Molto spesso è nelle situazioni limite che riusciamo a dare il meglio di noi stessi, quando non abbiamo più alibi a cui appellarci e ci resta una sola via d’uscita. Questa cronica mancanza di capacità di “auto motivazione”, che dovrebbe invece far parte della personalità di atleti e calciatori di alto livello, è il limite con il quale gli allenatori si devono confrontare e misurare per costruire un’identità di squadra.
Da un’attenta valutazione del cammino della nostra squadra verso il Brasile, in dieci partite la difesa ha subito gol in sei occasioni, e quello che più preoccupa è che il trend ha preso una brutta piega nelle ultime tre gare, dove ha subito 5 gol con Repubblica Ceca, Danimarca e Armenia.
Se a questo sommiamo i dieci gol subiti nelle cinque partite di Confederations Cup si nota che la media è di due gol a partita, come quella dei gol fatti, però è in questa direzione che Prandelli dovrà porre la massima attenzione per la partita di domani.
Proprio per questo motivo, credo che domani vedremo il blocco dei centrali Juventini schierarsi a tre, per cercare quella solidità difensiva, che ha contraddistinto la squadra di Conte almeno in Italia. Sugli esterni penso al ritorno di Darmian a destra e con il conseguente impiego di un recuperato De Sciglio a sinistra per dare un contributo di sostanza sia in chiave difensiva che offensiva.
Il centrocampo ruoterà intorno alla classe straordinaria di Pirlo coadiuvato da due giocatori probabilmente Marchisio sicuro, e il probabile Veratti giocatore che sa cucire il gioco, ma ha meno fisico e capacità di inserimento rispetto a Parolo che nel centrocampo a tre ha giocato un buon campionato nel Parma e potrebbe essere la sorpresa dell’ultimo minuto.
Davanti credo sia arrivata l’ora del giocatore più prolifico del nostro campionato, Ciro Immobile, che potrebbe dare entusiasmo e positività, della quale potrebbe beneficiare anche Balotelli che lasciato meno isolato, potrebbe sfruttare la diversa situazione tattica e sentirsi meno la responsabilità del peso dell’attacco.
L’Uruguay che arriva dalla vittoria contro l’Inghilterra, credo riproporrà gli stessi giocatori e la stessa disposizione tattica, Oscar Washington Tabarez si affiderà al collaudato 4-4-2 a “rombo” con Muslera in porta, la difesa a 4 da destra a sinistra dovrebbe essere composta da Caceres, Gimenez (Lugano), Godin, Pereira, a centrocampo Gonzalez, Rios, Rodriguez e poco più avanti Lodeiro, e i due attaccanti saranno Cavani e Suarez.
Credo che la scelta del “blocco” Juve, a parte l’abitudine a giocare insieme, sia quella di avere superiorità numerica centralmente, rispetto alle due insidiosissime punte dell’Uruguay.
L’altro problema tattico potrebbe presentarsi con la posizione di Lodeiro che andrà a giocare a ridosso dei due giocatori offensivi celesti, e li deciderà Prandelli chi far giocare vista la quasi sicura assenza di De Rossi abituato a giocare come schermo difensivo.
Dobbiamo cercare di avere il possesso palla, ma contrariamente alla partita contro la Costa Rica, dovremo essere pronti a verticalizzare meglio sui due riferimenti offensivi. Mi aspetto molto dalla spinta dei due esterni difensivi, sperando in un’altra prestazione positiva di Darmian e dallo stesso De Sciglio a sinistra.
Aspettiamo con fiducia!
di Gianni De Biasi
“Sopra la Panca” – SportMediaset