La vittoria di De Biasi
Il più bel Toro degli ultimi quattro mesi sbanca Cesena in rimonta (e con un uomo in meno) e torna prepotentemente in corsa per i playoff. La squadra granata ha offerto una grandissima prova sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Nel primo tempo ha fatto più e meglio degli avversari, si è vista annullare (giustamente) un gol di Abbruscato, ha colto una traversa con lo stesso ex bomber dell’Arezzo, non mostrando mai timori reverenziali nei confronti di un avversario in grandissimo spolvero.
In avvio di ripresa una decisione quantomeno discutibile di Rodomonti ha consentito al Cesena di trovare il vantaggio con Salvetti, complice il nono calcio di rigore fischiato contro il Toro in questo campionato. I granata sono stati bravissimi a non disunirsi, hanno reagito prontamente, trovando il meritato pareggio con Nicola (prima rete in maglia granata), che ha indovinato lo stacco vincente in mischia. Quando la partita sembrava tornata su binari più tranquilli, una sciocchezza di Lazetic costava all’ex livornese il secondo giallo per fallo di mano volontario, lasciando il Toro in dieci sul più bello.
Ma qui De Biasi indovinava la mossa giusta, togliendo Vryzas per aggiungere l’esperienza di Martinelli che, in campo da meno di un minuto, era bravissimo ad inserirsi in area e infilare di testa, approfittando di una dormita della difesa del Cesena. Il serrate finale dei padroni di casa era generoso ma sterile, lasciando del tutto inoperoso Taibi, mentre De Biasi “blindava” la vittoria, inserendo Fantini e Stellone, utilissimi per aggiungere freschezza e aiutare a tenere palla nella metà campo avversaria.
Il successo del Manuzzi, contro un’avversaria che sognava di “matare” il Toro (come era scritto in un grosso striscione esposto in curva sud) per inseguire il sogno della promozione diretta, rilancia alla grande la formazione granata, che ha dato conferma alla bella prova della settimana scorsa contro il Mantova, dimostrando che il periodo nero, adesso, è definitivamente alle spalle. Ora ci sarà qualcuno che magari tornerà a sognare anche il secondo posto, magari quegli stessi che fino a dieci giorni fa erano i critici più severi della squadra e del suo allenatore.
Chi scrive ha sempre considerato De Biasi un tecnico preparatissimo, che aveva fatto miracoli nel girone di andata e commesso qualche errore di scelta negli ultimi mesi. Ad un certo punto era sorto il dubbio che il gruppo non lo seguisse più, ma le ultime due partite e la festa che si è scatenata attorno al mister dopo le reti granata sono state la testimonianza dell’unione di intenti che esiste tra l’equipaggio e il suo comandante. Che a Cesena ha indovinato tutto, dalla preparazione della gara alla scelta degli uomini, dalla lettura tattica ai cambi.
Forte di una ritrovata serenità, ora il Toro è atteso dalla sfida più delicata, contro un Catania che vede ormai da vicino la serie A. Per andare a caccia del terzo successo consecutivo (roba che non capita da ottobre) sarebbe bello rivedere 30 mila persone al Delle Alpi. Questa squadra è tornata a farsi amare dalla sua gente, come hanno dimostrato i tifosi della Maratona itinerante accorsi allo stadio Manuzzi.
A cura di
Massimo De Marzi
Fonte: NESTI CHANNEL