De Biasi: ‘Il Toro sta cambiando’ Il tecnico: ‘Ora cerchiamo noi di dare il primo colpo, senza aspettare gli altri’
Mister, dopo una sconfitta così come ci si deve comportare con i giocatori?
“Nessuno va in campo per perdere. Domenica abbiamo affrontato una squadra che ha rifilato molti gol a tanti. Noi ne abbiamo preso qualcuno in più, ma li abbiamo messi in difficoltà più di altri. Anche sul 2-1 abbiamo avuto la possibilità di segnare il pareggio. Non mi è invece piaciuta la parte finale di gara, dove ci siamo lasciati andare troppo…”.
Oggi quindi su cosa si è focalizzato il suo lavoro?
“Su ciò che andava e ciò che non funzionava. Non siamo messi malissimo, e qualche segnale l’ho visto: non è facile dirlo dopo una pesante sconfitta, ma credo sia così”.
Come si esce da questo momento?
“Dando indirizzi chiari e precisi. Cercando di essere ‘unici’ nel modo di ragionare e giocare, dobbiamo essere corali, ma dobbiamo dare molto di più di quello che abbiamo dato finora”.
Ha visto paura nei ragazzi?
“Assolutamente no. Siamo consapevoli del fatto che possiamo uscirne. Come? Remando tutti dalla stessa parte, girando la barca e salendoci sopra con maggiore determinazione di prima”.
Domenica ci sarà uno Stellone in più…
“Oggi tutta la squadra si è allenata bene, da tutti. Ci vuole una certa gradualità, non è dall’oggi al domani che si cambia. Dobbiamo però battagliare con maggiore determinazione e incisività: dobbiamo cambiare il nostro pensiero”.
Vuol dire che l’idea di Zaccheroni era sbagliata?
“Non è questo il punto. Ognuno di noi ha un’idea di calcio diversa: secondo me dobbiamo cercare di colpire l’avversario subito, senza attenderlo…Secondo me è così”.
Dal punto di vista tecnico, su cosa occorre lavorare?
“Davide contro Golia, era la sfida di domenica. Dopo aver preparato la gara in un certo modo siamo riusciti a centrare la Fiorentina con un bel colpo al centro, ma non gli abbiamo fatto abbastanza male. Magari colpendolo una seconda volta, nell’occasione avuta con Lazetic, potevamo vedere una gara diversa”.
Questo Toro ha un evidente problema in attacco…
“Stellone, Abbruscato, Konan, Oguro e Muzzi sono certo che faranno almeno un gol a testa da qui alla fine del campionato. Ne sono certo: dobbiamo segnare i gol che ci servono, non ci occorre scialacquare…Abbruscato? Contro il Cagliari non ha avuto opportunità, ma ha fatto il lavoro richiesto e io sono rimasto soddisfatto della sua prestazione mercoledì”
Muzzi escluso a Firenze come si spiega?
“Abbiamo deciso insieme. Aveva un piccolo problema muscolare e così è stato meglio preservarlo per il futuro, visto che lui per noi è un giocatore molto importante”.
Che opinione si è fatto di Barone?
“E’ un ragazzo molto sensibile e questo può essere inteso come menefreghismo, ma vi assicuro che non è così. Lui è arrivato in condizioni non ottimali, ma deve ritrovare la sua autostima e sarà importante anche per noi”.
Aveva ragione lui quando diceva che il Toro non era squadra ancora?
“Certo, ma è normale quando si cambiano molti elementi della rosa. Stavamo lavorando anche su quello”.
Il Catania che impressione le ha fatto finora?
“Beh, hanno iniziato bene, andando in difficoltà solo in queste ultime partite. Hanno puntato sull’organico della passata stagione, con pochi innesti. Se poteva essere così anche al Toro? Si è scelto di proseguire su di una strada di un certo tipo, tornare indietro non serve”.
Come sono cambiate le aspettative di questo gruppo?<
“Io già in ritiro avevo di non illudere nessuno, cercando di far mettere i piedi per terra a tutti, ma poi li ho messi io i piedi per terra…(ride)”.
Poi il tecnico annuncia: “Da domani i giocatori tornano a parlare. Termina il silenzio stampa e da giovedì torniamo a immergerci tra la gente in Provincia. A noi serve la vicinanza dei tifosi: ricordo la vigilia di Toro-Mantova e l’affetto dimostrato dai nostri tifosi. Quel sostegno così caloroso da parte loro ci diede una spinta fondamentale per vincere poi la finale il girono seguente”.
Cosa è cambiato in questa settimana per la squadra?<
“Il Toro ora parte e attacca. Prima il Toro aspettava gli altri, poi magari prendeva la mazzata e non si rialzava più. Ora ci muoviamo come un Toro, attacchiamo, ripartiamo, magari si perde, ma almeno ce la giochiamo”
La condizione fisica del gruppo a che livello è?
“Non si può sempre valutare con precisione la condizione atletica della squadra. Nonostante tutti i test fisici che può fare. Dobbiamo usare la testa per cercare di essere più esplosivi, per esempio. L’aspetto mentale è fondamentale anche per questo”.
Come si pone nei confronti di Konan?
“Può tornare utile. E’ brillante, salta l’uomo e può essere importante per questo finale di campionato. Non era facile riprendere al massimo dopo un infortunio lungo e fastidioso come il suo. Io su di lui faccio molto affidamento”.
La salvezza per il Toro arriverà all’ultimo?
“Dipende solo da noi. Se facciamo subito 12 punti allora potremo anche salvarci prima”.
Di seguito il bollettino medico odierno.
Barone: lavoro differenziato, per essere pronto domenica.
De Ascentis: ha subito una botta al ginocchio, lavora a parte domani e poi giovedì torna col gruppo.
Pancaro: fastidio a osso del piede.
A cura di
Andrea Scappazzoni
Fonte: TuttoToro