La strada giusta

In questo campionato non è capitato spesso di vedere l’Inter costantemente messa sotto, ripiegata nella propria metà campo come una provinciale a rintuzzare i colpi della squadra avversaria. Ieri è successo.

Il Toro ha iniziato la sfida con il piglio che i tifosi speravano di vedere: deciso ed aggressivo. La formazione allestita con sagacia tattica da De Biasi si è impossessata della linea mediana ed ha sfiorato la rete in almeno tre occasioni, con Rosina, Stellone e Motta.

Quello del gol, al di là di una prestazione più che convincente contro la squadra campione d’Italia e con tre quarti del nuovo scudetto sul petto, rimane il più serio problema che GdB dovrà risolvere a stretto giro di posta.
I singoli episodi nel calcio sono decisivi e quelli di ieri risultano emblematici: nel miglior momento del Toro l’Inter ha siglato il gol partita, sfruttando al meglio una palla inattiva con Cruz e poi sfiorato il bis con un acuto di Balotelli terminato sul palo.
Insomma, i granata hanno creato ed i nerazzurri hanno concluso.

Nella ripresa De Biasi ha dato un chiaro segnale ai propri ragazzi: ‘Voglio fare risultato!’, inserendo prima Ventola e poi anche Bjelanovic, sfruttando appieno tutto il potenziale offensivo a disposizione.

Le occasioni per pervenire ad un giusto pareggio sono arrivate con Ventola, sul quale è stato bravissimo Julio Cesar in uscita, e poi nel finale con Rosina, che esausto dopo un’ottima prova personale a tutto campo, non ha avuto la lucidità per concludere a rete ma ha servito la palla a centro area dove erano però appostati i difensori interisti.

Gli inglesi lo chiamano killer instinct ed il Toro deve dotarsene necessariamente quanto prima perché è davvero un peccato vedere vanificate prestazioni del genere con risultati negativi ed una classifica che si fa sempre più preoccupante.

I punti di vantaggio sulla zona pericolo sono rimasti 4, così come le partite che rimangono da qui a fine stagione, ma Cagliari e Catania grazie alle rispettive vittorie casalinghe hanno superato in graduatoria i granata. Il terzetto che sta sul fondo della classifica, formato da Empoli, Reggina e Livorno, sopravanzato di una lunghezza dal Parma deve essere tenuto a debita distanza. E la gara di ieri contro l’Inter dimostra che il Toro può andare a Roma a giocarsela, come del resto ha ampiamente fatto nella gara d’andata quando avrebbe meritato i 3 punti (sbagliando tante occasioni da rete…).

Di fronte ci sarà la formazione che gioca il miglior calcio d’Italia e la partita si preannuncia certamente difficile ma le motivazioni del Toro dovranno essere più forti dell’avversario, peraltro privo del capitano. Francesco Totti (auguri di pronta guarigione) è stato operato ieri pomeriggio e rimarrà fuori per almeno quattro mesi. La sua assenza, unita al distacco di sei punti dall’inter potrebbe pesare sull’undici di Spalletti.

Il Toro, questa volta, dovrà saperne approfittare per non ritrovarsi a vivere in apnea le ultime tre giornate di campionato. Missione possibile, a patto che la squadra giochi con l’intensità e l’umiltà di ieri sera, e soprattutto faccia gol.

A cura di Federico Floris

Fonte: Toronews