Conf. stampa: “Serviranno cuore, testa, grinta e Orgoglio”
Amore – Passione – Cuore – Orgoglio. Gianni De Biasi le ripete sovente queste parole nel corso della conferenza stampa della vigilia di Torino-Ascoli. Il match sarà fondamentale per il campionato granata. Il tecnico lo sottolinea con toni morbidi e parole significative, indirizzate ai tifosi ma anche ai suoi calciatori, bambini cresciuti (nel senso buono del termine) da prendere per mano ed accompagnare al traguardo che, si spera, campeggi la scritta: salvezza.
De Biasi, sente la tensione per una sfida così delicata?
“Come prima di tutte le partite importanti. Siamo, però, in un contesto particolare e cioè vicini al 4 Maggio. Ed è un aspetto considerevole perché permette di capire quanto questo ambiente sia diverso dagli altri sotto il profilo dell’ umanità, dell’amore viscerale dei suoi tifosi.
Sappiamo tutti quanto è fondamentale questa gara. Molto più che per l’Ascoli. Dobbiamo mettere in campo la nostra grinta, la nostra voglia. La squadra sa cosa deve fare: giocare con semplicità, senza paura. E sono certo che avremo l’aiuto del pubblico”.
Ha avvertito qualche frase particolare dai giocatori rispetto alla giornata di ieri?
“Non proprio perché sono stato poco bene – ho avuto mal di stomaco ma mi è già passato – e ho potuto parlare poco con loro ma sono sicuro che hanno colto le giuste sensazioni. E ieri la tipologia della giornata aiutava ulteriormente. Credo che le condizioni metereologiche fossero molto simili a quelle di 58 anni fa”.
Appare particolarmente sereno, sebbene di solito la sua parte, coi i giornalisti, sia quella del duro…
“Ma non sono duro. Sono determinato e passionale. Vivo in maniera accalorata la mia storia al Toro. L’ambiente mi piace, lo sento particolarmente affine per aspetti legati all’amore, alla passione, al rispetto della tradizione e al legame con la maglia”.
E i giocatori recepiscono questo atteggiamento?
“Certamente. I calciatori sono bambini cresciuti che hanno timori, sofferenze, paranoie e gioie. Nessun giocatore del Toro è felice quando perde la domenica. Non piace a voi ma neanche a noi. E poi le sconfitte e le situazioni meno positive sono cose che rimangono appiccicate…”.
Quali indicazioni sta dando alla squadra? E quali motivazioni?
“L’importante è capire che siamo tutti sulla stessa barca, sbagliando il meno possibile e agevolando il compagno a fianco. Dobbiamo cercare di portare in porto questa salvezza che vale quanto la promozione dello scorso anno”.
Con quale criterio sceglierà chi mandare in campo?
“Con il criterio che valuterà i giocatori che vivranno più serenamente il clima partita e la volontà di fare gruppo”.
Dovrebbe rientrare Di Loreto dopo un lungo periodo di sosta. Come giudica il difensore?
“Come Franceschini ha avuto qualche problema in precedenza. Ora credo che abbia superato i momenti difficili, ha ritrovato la giusta tranquillità e da lui mi aspetto che faccia quello che sa fare un giocatore di così tanta esperienza”.
In questa settimana i calciatori hanno subito alcune ‘sberle mediatiche’ forse mai ricevute in passato. Hanno voglia di rispondere sul campo alle critiche?
“La voglia di rivincita c’è. Ma tutto sommato si capisce che certe considerazioni facciano anche parte del gioco. L’ importante è che non si metta in discussione la professionalità e la voglia”.
Nella rosa esistono giocatori che non hanno mai lottato per non retrocedere. Come vivono questa situazione?
“Contrariamente a quanto si pensa sono i primi a voler vendere cara la pelle”.
Veniamo all’Ascoli. La formazione di Sonetti non sembra avere difficoltà nel trovare la via del gol.
“Si, ne hanno fatti trentuno ma anche incassati esattamente il doppio. L’Ascoli verrà qui senza regalare nulla. Dovremo effettuare una prestazione gagliarda, senza mollare mai perché le partite si possono mettere a posto anche al novantacinquesimo minuto”.
E’ la partita più importante dell’anno?
“Fino ad ora si. Poi, magari, col Livorno sarà quella ancora più importante. Diciamo così, domani è il primo passo di un cammino breve formato dalle prossime 4 partite”.
Il cambio di sede per questo allenamento forse ha influito sulla scarsa affluenza di pubblico sugli spalti…
“E’ stata colpa del tempo altrimenti saremmo andati a Borgaro. La risposta del pubblico? L’anno scorso fu un’ altra cosa ma capisco che magari di mattina la gente abbia voglia di riposarsi. Però chiedo che fino a domani i tifosi ci spingano e aiutino. Serviranno.
Noi dovremo stare uniti, cercare di non commettere errori e mettere testa, cuore, orgoglio, agonismo, forza, polmoni e molta carica. Sottolineo Orgoglio. L’avete scritto con la ‘O’ maiuscola? A domani…”.
Fonte: Federico Freni