Culicchia: ‘Immensa gratitudine per GdB’
Alla Fiera del Libro di Torino abbiamo incontrato Giuseppe Culicchia, noto scrittore e ospite fisso degli spalti dell’Olimpico granata. Ben volentieri ha accettato di dire la sua al microfono di Federico Floris sulla conclusione del campionato granata, ma i suoi pensieri sono volti più al futuro della squadra amata: a quello prossimo, con gli interventi che necessariamente andranno operati in estate, e ancora più a quello a lungo termine, dove la società, secondo Culicchia, dovrebbe puntare sui giovani e su chi potrebbe farli crescere nel modo migliore
Giuseppe Culicchia, finalmente salvi: possiamo dirlo.
Possiamo urlarlo! Tutti gli anni ci troviamo in questa situazione, purtroppo. La partita, l’abbiamo vista, è stata molto brutta, e non avrebbe potuto essere diversamente tra due squadre che lottavano per salvarsi. Ma una cosa dovevamo raggiungere, e l’abbiamo raggiunta. Io sono molto, molto, molto grato a Gianni De Biasi, provo per lui più gratitudine di quanta non ne provino molti tifosi del Toro. Perchè lui tiene davvero al Toro; e perchè vorrei vedere qualsiasi altro allenatore venire a Torino e fare quello che ha fatto lui: portare in A al primo tentativo una squadra sulla quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo a inizio stagione, e per due volte garantirci la permanenza.
Chi si salva, in questa stagione di Toro?
I giovani, senz’altro: Rubin, che ha giocato poco ma ha le carte in regola per diventare un grande terzino sinistro; e Bottone, che ha grandi qualità. Poi Sereni, che è semplicemente il miglior acquisto che sia stato fatto; e poi chi l’anno scorso non è stato apprezzato e quest’anno si è tirato su, come Di Loreto. E anche l’attacco, malgrado gli scarsi risultati. Perchè Rosina non lo puoi mettere in difficoltà, semmai devi farlo crescere. Stellone, che purtroppo non vede tantissimo la porta, ma ha una classe, e anche una caparbietà, che gli danno merito.
Cosa cambiare per la prossima stagoine?
L’anno prossimo speriamo in meglio, anche perchè non credo patiremo di nuovo cento infortuni, cento contati, non per modo di dire; e magari non avremo più nemmeno il record dei pali… Penso anch’io che questa non sia una squadra da rifondare, ma da ritoccre. Innanzitutto con un attaccante che ci faccia finalmente 15 gol. E poi, puntare davvero sui giovani. Quando vedo certi ragazzi (Acquafresca, Quagliarella, Semioli…) che fanno certi gol, fa male. La squadra della promozione fatta da Zaccarelli aveva un patrimonio enorme. Purtroppo si sono dispersi, Fontana è rimasto, altri no.
A proposito di assetto societario, sarebbe favorevole ad un eventuale ingresso nello staff proprio di Zaccarelli?
Penso che parlare da fuori è sempre facile, ma Zaccarelli lo chiamerei di corsa. Anche perchè io penso che una delle cose che è mancata di più in questi anni è chi ti fa capire che con questa maglia sei in un club…diverso. E non per retorica, ma perchè è così, sono i fatti! Noi spesso guardiamo al passato, ma è anche vero che noi abbiamo un passato che altri non hanno; se vogliamo guardare al futuro, pensiamo che abbiamo dei giovani da far crescere, e crescerebbero meglio con una figura importante al loro fianco.
A cura di
Federico Floris e Alessandro Salvatico
Fonte: ToroNews