De Biasi: “Con il Cagliari, un Toro con gli attributi”
Buongiorno Mister, iniziamo subito parlando delle defezioni.
“In effetti ce ne sono e alcune scelte saranno anche legate agli infortuni di alcuni giocatori. Dzemaili, per esempio, ha un piccolo risentimento, Barone accusa ancora qualche fastidio e Pisano pure. Certo che, a centrocampo, qualche alternativa in più ci sarebbe servita”.
Ritiene sia stata utile la sosta?
“Sono stati giorni utili per recuperare Rosina quasi totalmente e dare ulteriore smalto a Natali che aveva necessità di recuperare. Potevano essere ancora più utili se avessi avuto tutti a disposizione”.
Qual è il giocatore più in forma attualmente?
“Non c’è né soltanto uno. Più di un calciatore sta trovando la miglior condizione fisica. Altri, poi, stanno lavorando per arrivarci. Ma non dobbiamo mettere fuori i cartelli con su scritto chi sta meglio, chi meno. Mi sembra ovvio”.
Ha parlato di Rosina. Può già giocare?
“Rosina potrebbe avere un minutaggio inferiore rispetto agli altri. Partirà dalla panchina, poi aspettiamo e vediamo cosa accadrà”.
Corini in settimana ha parlato di gara spartiacque. Se domani si faranno tre punti, il Toro potrebbe svoltare la sua stagione… .
“A me interessa che si pensi soltanto al Cagliari, provando con tutte le nostre forze a vincere questa partita. Domani dobbiamo scendere sul terreno di gioco per vincere la partita, mettendo in campo gli attributi giusti. Vorrei poi sottolineare che complessivamente in questo inizio di stagione il Toro ha vinto tre partite, contando anche la coppa Italia, ed ha perso contro le prime tre della classifica. Ed anche in questi tre match vanno fatti dei “distinguo” sulle prestazioni. Il bilancio, tutto sommato, non è insoddisfacente”.
Un aspetto che colpisce è scoprire un Toro che potrebbe essere tutto italiano domani
“Non è un’anomalia. Se ci si stupisce che nel campionato italiano giochino gli italiani, mi pare strano”.
Quanto la preoccupa, per la legge dei grandi numeri, il fatto che il Cagliari ha segnato solo un gol in questo campionato?
“Neanche un po’”.
Natali-Pratali sarà la coppia centrale difensiva? E se si, non teme che possano soffrire la velocità degli attaccanti avversari
“In questo momento penso che sia la coppia che si combini meglio. Per quanto riguarda la velocità penso che chiunque va in difficoltà quando affronta qualcuno più veloce. A soccorrere tale situazione, però, viene il concetto di difesa a zona”.
Prima le si chiedeva chi è più in forma. Sicuramente Abate ha dimostrato di stare bene.
“E’ in un buon momento, anche dal punto di vista dell’entusiasmo, della positività. Ricordiamoci, però, che è un giocatore reduce da un infortunio, non ha fatto la preparazione con noi e necessita di tempo per raggiungere il cento per cento e mantenerlo”.
Cosa ne pensa di una ipotetica formazione con Abate e Rosina sugli esterni e Bianchi-Amoruso davanti?
“Che mi avete criticato di essere troppo spregiudicato con tre giocatori offensivi in campo ed ora ne proponete quattro… . Ma non dicevate che eravamo sbilanciati?
Quali sono le percezioni della vigilia?
“Stiamo bene e abbiamo la possibilità di fare una buona gara”
Ci racconta che squadra è il Cagliari?
“Una squadra che ha meno punti di quanti ne dovrebbe avere. Possiedono buon ritmo e qualità. Allegri ha la possibilità di scegliere tra molte alternative in avanti, ci sono due trequartisti difficili come Cossu e Jeda ed una difesa esperta. Ma l’idea di gioco del Toro è quello di avere padronanza del gioco, possesso palla e dominio territoriale. Lo ripeto, noi dobbiamo scendere in campo per vincere”.
Si augura che gli arbitri siano meno “sfortunati” col Toro e sbaglino meno?
“No, è un discorso che non voglio fare. Penso che i direttori di gara non incidano più di tanto. Nell’economia della stagione gli episodi negativi e positivi si equilibrano. L’importante è che la squadra non si faccia prendere dal fatalismo ma dimostri di aver voglia di vincere”.
Diana in allenamento è stato riproposto a centrocampo.
Sa interpretare più ruoli. Può fare sia il terzino che il centrocampista esterno e può agire pure più da interno, come ha fatto anche la scorsa stagione. E’ un giocatore maturo che può dare un grande apporto alla causa”.
Concludendo mister, cosa ne pensa dell’idea lanciata dai tifosi granata di appendere uno striscione in curva Primavera con su scritto “Saviano uno di noi”?
“E’ una iniziativa lodevole, ottima direi, ma lasciata sola a se stessa non è abbastanza. Chi denuncia situazioni così aberrante deve avere un seguito diverso. Vedo però che i giovani stanno avendo un approccio diverso all’argomento, c’è maggiore percezione e sensibilità al problema”.
Fonte: Redazione