“Il Brescia vittima di censure”
Il tecnico De Biasi sui torti arbitrali subiti: “Non siamo il Milan o la Juve, noi, l’Atalanta e il Chievo contiamo poco. Se ci negano qualcosa, passa sotto silenzio”.
Del Brescia si parla per le cadute di Mannini, non per i rigori negati a Caracciolo. Questo succede “perché il Brescia non è il Milan o la Juve: se ci negano qualcosa, il fatto passa sotto silenzio. E’ una forma di censura non voluta”. Tono pacato, sguardo sereno, parole pesanti. Gianni De Biasi incassa i torti subiti e si spiega il motivo “di tanto disinteresse: si parla tanto solo delle squadre che contano tanto. Noi, l’Atalanta, il Chievo contiamo poco”. L’allenatore del Brescia non si dà pace, invece, per le critiche al non-gioco ricevute dopo il pareggio di Bergamo. Tre risultati utili consecutivi, nessun gol subito, +2 sulla zona retrocessione con una squadra imbottita di Under 21: De Biasi non ci sta e ribadisce in conferenza stampa a Ospitaletto i concetti espressi sul suo sito Internet. Una lettera aperta pensata “per i palati fini e gli esteti del calcio”.
“Sono abituato ad avere problemi, ma cerco anche le soluzioni – assicura il tecnico biancazzurro -. Credo anche di poter ottenere ciò che la società mi chiede: cercare la salvezza, lanciare i nostri giovani e se possibile fare un buon calcio. Sono orgoglioso di quanto la squadra ha fatto fino ad oggi e della dedizione con la quale i ragazzi mi seguono. Spesso il risultato è troppo importante e io sono chiamato a rispondere dei risultati”. Sul mercato, De Biasi taglia corto: “Vedremo cosa succederà. Non so di preciso come sarà completata la rosa”. Caracciolo piace a Villarreal, Roma e Juventus: “Per il bene di tutti, in particolare suo, sarebbe meglio che Andrea concludesse qui a Brescia il suo processo di maturazione. Supportato da una squadra che gioca per lui potrà crescere ancora”.
Fonte: Gazzetta.it