De Biasi: «Bergodi deve partire bene»
L’ex mister gialloblù Gianni De Biasi fa le carte al campionato di serie B e al Modena «Modena è gara dura»
La serie B vista da Gianni De Biasi. Con un occhio particolare, ovviamente, per Modena . L’ex allenatore di una delle squadre gialloblù più forti degli ultimi cinquant’anni attualmente è disoccupato, ma segue con grande attenzione, oltre alla A, anche il calcio cadetto.
De Biasi, che campionato sarà questa serie B al via?
«Il solito campionato, innanzitutto massacrante per la durata. Lo era già quando ero a Modena, ora ha addirittura quattro turni in più. Sarà quindi indispensabile affrontarlo con grande equilibrio, in tutti i sensi, cioè fisicamente, ma mi riferisco anche all’atteggiamento dell’ambiente intorno a una squadra».
Il Modena. Una società rinnovata, staff tecnico pure nuovo e molti giovani in organico.
«Ho visto che si è voltato pagina. Bergodi mi sembra una tecnico di personalità e di carattere, come ha dimostrato pure in Romania, cioè in una realtà calcistica tutt’altro che facile. Essere rimasto tanti anni in quel paese, anche alla guida di club importanti, è una notevole credenziale».
La rosa.
«Sono arrivati giovani interessanti, almeno quelli che conosco. Spero che ripetano la carriera dei Kamara e dei Mauri. Con il contributo dei giocatori più esperti si potrebbe formare quel giusto mix che rappresenta sempre la soluzione ideale, quando costruisci un organico senza voler spendere cifre folli».
Al posto di Bruno c’è il giovane Cani.
«E’ un attaccante giovane di buone qualità fisiche, forte in acrobazia e se il Modena giocherà molto sulle fasce per sfruttarne le caratteristiche, potrebbe segnare anche parecchi gol».
Cosa può fare la differenza, in positivo, per una squadra che ha l’obiettivo di una salvezza tranquilla?
«Per il Modena, come per qualunque altra squadra, è spesso l’ambiente a fare la differenza. I modenesi all’inizio sono diffidenti, ma se fai bene ti danno una spinta eccezionale, e io lo so bene. Sarà poi fondamentale partire bene, perchè ti consente di fare scorte di fiducia e autostima che possono diventare decisive. Come capitò al mio Modena in C1 e in B».
Fonte: Gazzetta di Modena