De Biasi: Handanovic, Isla e Asamoah pronti per il grande salto. E c’è già un nuovo nome…

CALCIOMERCATO INTER E MILAN: PARLA DE BIASI – In pochi in estate avrebbero scommesso nuovamente sull’Udinese di Guidolin senza Sanchez e Inler e con qualche giovane promessa acquistata. E invece dopo sette giornate di campionato (sei effettive) i friulani si trovano in testa alla classifica assieme alla Juventus. Miracolo? Non proprio, dietro c’è una grande organizzazione e soprattutto un personale altamente qualificato. In questi giorni l’Udinese è al centro di molte voci di mercato che riguardano i suoi tanti gioielli, in particolare Handanovic e Isla, su cui c’è il forte interesse di Milan e Inter. Abbiamo intervistato l’ex tecnico dei friulani Gianni De Biasi, che ha allenato l’Udinese nella stagione 2009-2010, per parlare proprio dei giocatori sopracitati.

Udinese prima in classifica senza Sanchez e Inler, se lo aspettava?

Non è certamente una sorpresa perchè è la continuazione del grande lavoro fatto da Guidolin nella scorsa stagione e dalla bravura dei dirigenti dell’Udinese che hanno sostituito i due giocatori con altri giovani talenti scovati in giro per il mondo.

L’Udinese incarna in Italia il modello Barcellona?

Certamente e non è un caso che il figlio del patron Pozzo, Gino, viva a Barcellona ed è molto vicino a quella filosofia.

Il giocatore simbolo dell’Udinese?

Direi Di Natale, è d’obbligo fare il suo nome. Ma anche Handanovic sta meritando le grandi attenzioni dei top club.

Nella stagione 2009-2010 lei lo ha allenato nell’Udinese, era già forte?

Handanovic è forte da molto tempo, l’Udinese cederà lo sloveno solo dopo aver trovato un giovane portiere di talento.

E’ già pronto per una Big tipo il Milan?

Certamente, anche se la vera ricchezza dell’Udinese è quella di far crescere i giocatori in un ambiente serio e tranquillo che ti permette di crescere e maturare senza fretta. E poi considero l’Udinese una grande squadra.

Vale lo stesso discorso per Isla? Su di lui c’è l’Inter…

Discorso uguale. Isla è un factotum, può giocare sia da interno di centrocampo che da esterno.

Lei dove lo vedrebbe meglio?

A lui piace giocare in un centrocampo a tre come interno, ma in un 4-4-2 potrebbe giocare benissimo come esterno.

L’Inter vorrebbe sostituire Maicon proprio con Isla…

Dipenderà dal contesto, come ho già detto a Udine un giocatore gioca senza molta pressione. Detto questo a me il Maicon che ha giocato nel primo tempo contro il Napoli mi è piaciuto moltissimo.

Nella sua Udinese c’era già il giovane Asamoah che ora è diventato un altro giocatore ambito dai grandi club…

Quell’anno pagò la partecipazione alla Coppa Africa. Asamoah è dallo scorso anno che sta giocando su livelli altissimi, è già pronto per un grande club.

Un altro gioiello dell’Udinese è Benatia. Qualcuno lo ha definito uno dei migliori della Serie A, è d’accordo?

Non so se è uno dei migliori di certo è un elemento molto interessante che può giocare in una difesa a quattro o a tre.

Dell’Udinese attuale quale nuovo elemento la stuzzica in particolare?

Il giovane romeno Torje promette davvero bene, elemento interessantissimo dal futuro assicurato.

Campionato di Serie A livellato verso il basso o più competitivo?

Direi che c’è molta paura di perdere, anche se questo ha portato a una maggiore competizione. Non c’è una squadra che ha già preso il largo. Certo in Europa paghiamo dazio nei confronti dei club inglesi, spagnoli, tedeschi.

Ha visto qualche novità importante da parte di qualche suo collega in questa prima parte del campionato?

Niente di importante, onestamente non ci sono cose nuove. Vedo un Chievo molto coriaceo e la solita Udinese.

Mazzarri si è lamentato dicendo che in Europa apprezzano il suo gioco offensivo mentre in Italia no. Ha ragione?

Mazzarri non dovrebbe pensare a queste cose. I critici, quelli che capiscono di calcio, apprezzano il suo gioco.

Fonte: Sussidiario.net