De Biasi: «Palermo nel cuore ma dovrò batterti»

Il tecnico del Torino ha giocato per tre stagioni con i rosanero negli anni Ottanta: «Quanti ricordi…».

De Biasi, che stagioni furono quelle che trascorse in Sicilia? «Ho vissuto tre anni bellissimi, la Sicilia è una terra che ti entra nel sangue. E Palermo è splendida: vivevo vicino a piazza Vittorio Veneto, in centro, e mi è rimasta dentro. Tant’è vero che a distanza di anni conservo ancora amicizie profonde». Amicizie palermitane, ma anche amici all’interno della squadra: «Cito soltanto due nomi, ma potrei farne tanti altri: Claudio Ranieri e Silvano Benedetti, che oggi lavora con me a Torino». Rimpianti di un cammino che lo portò a collezionare 105 partite e 7 gol? «Soltanto uno, legato alla mia ultima stagione al Palermo. La mia avventura in rosanero finì nel 1985-86 in modo traumatico, con il fallimento e la cancellazione della squadra dal campionato di serie B».

La parentesi sul passato è finita, De Biasi preferisce la quotidianità; infatti il tecnico granata ha già messo nel mirino il Palermo. «La squadra di Guidolin ha un buon organico nell’insieme. E’ vero, nel ritorno non ha fatto bene quanto a inizio stagione, ma pur avendo perso tre partite ne ha pareggiate sei, per cui ha sempre fatto risultati positivi. Ai miei ho già detto che sarà vietato commettere errori, soprattutto dal punto di vista della determinazione e dell’applicazione». Fra i rosanero spicca soprattutto l’individualità di Cavani, due partite due reti: «Ha realizzato due gol bellissimi, mi auguro si fermi lì. Però non dobbiamo commettere l’errore di pensare che il Palermo sia un giocatore solo. Paura? Tutte le squadre fanno paura se vai in campo con supponenza e presunzione. Noi dobbiamo restare uniti e determinati nel voler prendere i tre punti in ognigara».

Fonte: Goal.com