De Biasi: ‘Protagonisti del nostro futuro’ Il tecnico spera in un passo falso del Catania
Domanda: Buongiorno mister, la rimonta al Catania non sembra impossibile, ma dove si prendono i due punti ai siciliani?
Risposta: “Non saprei, io so solo che dobbiamo guardare a noi stessi, continuando così e provando a vincerle tutte. La partita più difficile per loro? Forse quella più inaspettata”.
Domanda: E per il Toro qual è quella più difficile?
Risposta: “Sono tutte partite difficili per noi. Già col Rimini dobbiamo metterci l’attenzione giusta: all’andata ci hanno battuto e non dobbiamo farci prendere dall’euforia che sta coinvolgendo l’ambiente in queste settimane”.
Domanda: Si stupirebbe di non trovare Zeman tra due settimane sulla panchina del Brescia?
Risposta: “Ormai nel calcio non mi stupisce più nulla…E’ inutile parlarne ora”.
Domanda: Nell’ambiente c’è euforia, ma lo spogliatoio come reagisce davanti a tutto questo?
Risposta: “Lo spogliatoio avverte questa voglia di promozione diretta: siamo protagonisti del nostro futuro, ma siamo consapevoli che non dipenderà solo da noi”.
Domanda: Il basso profilo tenuto in queste settimane per ora ha pagato.
Risposta: “L’umiltà e la consapevolezza se utilizzate nella giusta misura sono fondamentali. Sappiamo che possiamo farcela, ma non dobbiamo farci illusioni”.
Domanda: E’ soddisfatto di come gioca il Toro in questo periodo o si può migliorare in quale frangente?
Risposta: “Siamo una squadra pratica che a Trieste ha subito per alcuni tratti, ma senza andare incontro a grossi pericoli. La difesa sta andando benissimo e non prendere gol per noi è fondamentale. Detto questo, nel finale di stagione è difficile trovare del calcio-spettacolo, piuttosto serve arrivare al risultato pieno e per ora siamo soddisfatti”.
Domanda: La differenza ora sembrano farla i singoli in questo momento, non crede?
Risposta: “I colpi individuali possono fare la differenza, ma non sempre può bastare. Serve una buona prestazione del gruppo per far si che si sfrutti un numero di un giocatore possa essere risolutivo”.
Domanda: A proposito di singoli che fanno la differenza: Stellone è tornato al top.
Risposta: “Già ad inizio campionato aveva fatto bene, poi il fastidio della pubalgia lo ha limitato molto. Noi abbiamo sempre fatto molto affidamento su di lui, nonostante qualcuno avesse insinuato che l’arrivo di Abbruscato potesse far presagire un’altra situazione. Il suo acquisto non ha mai fatto calare il nostro livello di considerazione per Roberto, che ha quindi potuto recuperare al meglio, con tranquillità”.
Domanda: C’è il pericolo di rimanere delusi per una rimonta mancata?
Risposta: “Sono una persona coraggiosa e so bene i rischi che si possono correre, ma noi abbiamo sempre puntato a fare bene per arrivare nella miglior posizione possibile ai play-off, perché fissare un obiettivo troppo alto può essere dannoso se non viene raggiunto. Non poniamoci limiti, ma non illudiamoci: manteniamo equilibrio e voglia di far bene fino all’ultimo, poi alla fine faremo i conti”.
Domanda: Il fatto che il Catania stia parlando molto in questo periodo è sintomo di paura?
Risposta: “Beh, non saprei, ma io al loro posto non risponderei a certe provocazioni. C’è una tabella che qualcuno ha fatto e che loro non accettano, ma evidentemente il fatto di essere inseguiti porta ad essere timorosi”.
Domanda: Il finale di campionato in serie B si annuncia scoppiettante. Con i recenti fatti emersi sembra inevitabile, non trova?
Risposta: “Si credo che il finale di campionato di serie B sia più interessante che nella massima serie. I play-off rendono più avvincente la rincorsa alla A così come i play-out rendono più spettacolare la lotta per non retrocedere. I play-off in A? Troppi impegni per le grandi squadre, al massimo si potrebbe pensare ai play-out per non retrocedere e rendere più indeciso il campionato fino alla fine”.
Fonte: Tutto Toro