De Biasi: ‘Riprendo da dove ci eravamo lasciati’ Cairo: ‘La decisione più giusta. Ora bagno d’umiltà per tutti’

Torino – E’ stato accolto dagli applausi dei numeri presenti al centro Sisport Gianni De Biasi, ufficialmente richiamato alla guida del Toro in mattinata. La decisione è stata presa dal presidente Cairo, che ultimamente aveva maturato dei dubbi sul rapporto tra squadra e allenatore: “Ho deciso io insieme all’amico e avvocato Trombetta di richiamare De Biasi – ha esordito il presidente – Esonerare qualcuno non è facile e così come non lo era stato a settembre con Gianni non lo è nemmeno oggi con Zaccheroni, ma ho ritenuto fosse la decisione più giusta da prendere”.

Presidente, ma come riprendete il vostro rapporto dopo la brusca interruzione di settembre?
“Con grande unità di intenti, riprendiamo da un cammino interrotto il 12 di giugno. I tifosi hanno apprezzato la presenza del mister al Centenario e lui ha accettato di parteciparvi con molto entusiasmo”.

Quando ha maturato la decisione di esonerare Zaccheroni?
“Diciamo che la sequela di sei sconfitte e i miei ultimi dubbi sul rapporto tra il tecnico e la squadra mi hanno portato a chiedere al tecnico di incontrarlo questa mattina per poi comunicargli la mia decisione. Con De Biasi ci siamo messi d’accordo in un’ora e lui mi è sembrato motivatissimo”.

Mister, chiediamo invece a lui: come riprende questa avventura?
“Riprendo da dove ho lasciato, riprendo dall’11 giugno, dal giorno della promozione. Ora voglio parlare coi ragazzi e capire anche perché da fuori non ho ritenuto giusto interessarmi troppo su quanto stesse accadendo. Ora ci concentriamo sul nostro obiettivo, con grande entusiasmo e le motivazioni che servono a una squadra come la nostra”.

De Biasi, lei ha visto la gara di Verona?
“Si ma dall’esterno non si possono valutare certe situazioni. Credo che la squadra valga di più delle sei sconfitte rimediate nelle ultime gare”.

Ci sono margini di miglioramento?
“Credo proprio di si. La squadra ha superato un momento difficile iniziale andando a vincere cinque gare consecutive e poi ricadendo nuovamente e pagando pesantemente alla ripresa dopo la sosta…”.

Mister, perché ha accettato?
“Perché amo rischiare. Poi c’era la possibilità di lavorare con ragazzi che ho potuto conoscere qualche mese fa e coi quali credo di poter percorrere una strada. Dobbiamo ragionare con un’unica testa e serve che ognuno di loro mi segua: chi non vorrà farlo si perderà per strada”.

Presidente, cos’è successo dopo la sconfitta di Verona?
“Quella sconfitta non ci ha fatto certamente piacere…Ho sentito Gianni e ho sentito la giusta determinazione e motivazione nel riprendere un’avventura interrotta. E’ stato in viaggio per oltre cinque ore, perdendo anche un aereo, poi tramite un mio autista mi ha raggiunto e li abbiamo trovato l’accordo. D’altronde nei suoi confronti con lui continua ad esserci un forte sentimento di amicizia e dopo l’anno scorso concluso con grande soddisfazione con la promozione in serie A ho pensato a richiamarlo, anche perché ribadisco che il rapporto umano tra noi due era rimasto buono”.

Mister, ma di Oguro ora cosa ci dice oggi?
“Voglio subito precisare che avevo solo detto che non lo avevo visto giocare a quei tempi. Ora però ho seguito il campionato francese (l’ultimo in cui ha giocato Oguro, ndr) e credo che sia un buon giocare, con buone doti tecniche e che ora si sta inserendo grazie al miglioramento avuto nella lingua italiana”.

Si riparte dal 4-4-2?
“Lasciatemi lavorare ora. In giro per l’Europa ho appreso molte cose e valuterò la possibilità di riproporle qui”.

Quanto le è mancato il Toro?
“Abbastanza. Ho passato un periodo vicino alla mia famiglia, ma avevo sempre negli occhi e nelle orecchie la serata di Toro-Mantova”.

Quanto crede all’obiettivo salvezza?
“Abbiamo 14 partite a disposizione per centrare l’obiettivo, c’è tutto il tempo per centrare la salvezza. Il Cagliari? L’ho osservato domenica visto che stavo commentando quella partita per Mediaset. Sono una squadra organizzata, ma di fronte avevano una Lazio fortissima”.

Lei aveva espresso delusione per il mercato estivo e ora torna a mercato di gennaio concluso…
“Io non avevo espresso particolari giudizi sulla squadra dopo il mercato estivo, ma semplicemente volevo evitare di illudere chi pensava che questa squadra potesse arrivare troppo in alto. C’era troppa aspettativa ecco”.

Quante squadre ha rifiutato in questo periodo di pausa?
“Sei…ma non vi dico quali”.

Ha preso decisioni immediate riguardo a ritiro e porte chiuse?
“Nessun ritiro, se non il consueto ritiro pre-partita, che inizierà domani. Per quanto riguarda le porte chiuse, ci saranno solo alla vigilia dell’incontro, perché abbiamo bisogno di sentire la vicinanza dei nostri tifosi”.

Infine la conferenza stampa si conclude con le parole di Cairo: “Ci salveremo se tutti ci aiuteremo, se saremo uniti e compatti e avremo voglia di aiutarci. Io ho fatto il mio bagno di umiltà, ora devono farlo tutti gli altri. Dobbiamo restare in serie A per poter dare un seguito al nostro progetto che deve durare il più a lungo possibile”

A Cura di
Andrea Scappazzoni

Fonte: TuttoToro