‘Tocca alla società fare le mosse’
DE BIASI: le considerazioni del mister alla vigilia del confronto con il Presidente.
In attesa dell’incontro decisivo con il presidente Urbano Cairo sul suo futuro, dal palco di Controcampo il mister Gianni De Biasi fa un bilancio sulla stagione appena conclusa.
Mister, il primo rigore c’era o no ?
Sono di parte, è meglio che stia zitto e poi ero lontano.
Sì però lei ha protestato vivacemente con il quarto uomo, quindi tanto d’accordo non era…
Chi ha giocato a pallone sa che certi episodi sono delle chiare trappole in cui l’arbitro spesso finisce con il cadere, soprattutto quando vedi certi voli d’angelo. In questo caso Orsoni non è stato aiutato dal guardialinee che era sicuramente in posizione migliore per vedere, dovevano parlarsi di più e meglio.
Dopo la partita avete avuto modo di sentirvi con il presidente Cairo ?
Ci siamo parlati di sfuggita, ci sentiremo in settimana.
Avete già fissato la data dell’incontro per decidere il futuro ?
No, non ancora. Di sicuro non sarà domani (lunedì), da martedì in poi io aspetto una chiamata dalla società.
Come arriva a questo confronto ?
Con la serenità e la calma di chi in due anni ha raggiunto gli obiettivi che gli erano stati chiesti, c’entrando due imprese che hanno del miracoloso se pensiamo che sono rimaste in B e sono retrocesse squadre come il Chievo che erano più attrezzate delle nostre.
E’ stata una settimana burrascosa fatta di silenzi carichi di tensione, lei cosa chiede alla società ?
E’ il momento in cui ognuno tira l’acqua al proprio mulino. Io voglio essere messo nelle condizioni di poter affrontare la prossima stagione con una squadra competitiva.
Richiesta legittima, ma dove si può migliorare allora ?
Quest’anno abbiamo avuto il peggior attacco della serie A, l’anno prossimo saliranno squadre come Juventus, Napoli e forse Genoa. Dobbiamo essere attrezzati per un campionato il cui livello qualitativo sarà sicuramente più alto.
Cairo non ha digerito molto bene alcune sue frasi dette dopo il match salvezza con il Livorno, non sarà che lei ce l’ha ancora un po’ per l’esonero di agosto ?
Assolutamente no, ho dimenticato tutto e, domenica scorsa, sono stato frainteso. Ho fatto due battute in un contesto in cui scherzavo chiaramente e che sono state male riportate dai giornali. A Torino sto bene, ho uno splendido rapporto con i tifosi e vorrei rimanere. Ci spero anche, poi sta alla società mettere i paletti entro cui si dovrà lavorare.
Quindi non ha nessuna voglia di fare le valigie ?
No, l’ho detto e lo ripeto. A Torino sto benissimo, amo la città e i tifosi. In questi anni ho fatto in pieno il quello che mi veniva chiesto. Credo che le persone, più che dalle parole, vadano valutate dai fatti. In questo la mia coscienza è a posto.
A cura di
Alberto Leproni
Fonte: ToroNews