Una vittoria per Chiara. Grazie anche ad Alberto.
Arriva in sala stampa con il volto disfatto dalla tensione del suo secondo esordio vincente. Il nuovo Gianni De Biasi è straordinariamente simile al vecchio soprattutto per la grande umanità mostrata
Mister, lei è abbonato agli esordi vincenti…
E’ stata la vittoria mia e di Alberto, che dedico a mia figlia Chiara. Ho sentito e ringraziato il mister che mi ha preceduto appena mi sono calmato dopo la fine della partita e l’ho ringraziato perché ho trovato una squadra bene allenata a cui ho cercato di far rendere i ragazzi per quanto sapevo che mi potevano dare.
A cui però lei ha ridato un cuore e un’anima…
Ho cercato di ridare a questi ragazzi orgoglio e determinazione e la serenità nei propri mezzi che avevano perso con la serie di sconfitte facendo leva sulla maggiore conoscenza che avevo di loro. Mi è piaciuta molto la squadra come si è mossa in attacco e in difesa. Oggi abbiamo giocato veramente da squadra compatta.
Nel finale però il pareggio non sarebbe stato un furto…
Abbiamo cominciato bene attaccando con ordine senza scoprirci troppo. Poi segnato il gol avremmo potuto raddoppiare e nella ripresa ci siamo difesi bene con un grandissimo Abbiati che ha salvato il risultato.
Ma come si spiega il calo della seconda fase ?
E’ subentrato quello che chiamo il braccino del tennista, però non sottilizzo troppo sul finale. Anzi mi è piaciuto molto come si sono difesi i miei, come si sono sentiti squadra anche nei momenti più bui.
Quanto valgono questi punti dal punto di vista psicologico ?
Moltissimo, direi doppio. Oggi potevamo e dovevamo vincere. Lo abbiamo fatto, adesso dobbiamo continuare così, mantenendo i piedi per terra e procedendo senza farsi prendere troppo dall’euforia.
Fonte: ToroNews