“Rivoluzione? No, turnover”
Così l’allenatore del Brescia, Gianni De Biasi, spiega le scelte di formazione alla vigilia di Udine. Dallamano, Stankevicius e Zoboli dall’inizio.
“Rivoluzione? No. Semplice turnover”. Così Gianni De Biasi alla vigilia di Udine. Il turnover, si sa, ha portato fortuna alla Lazio (2-0 mercoledì al Rigamonti) ed è un’arma dell’Udinese (4 gol segnati e nessuno subito finora). Il Brescia, che non ha ancora fatto risultato e lamenta un pessimo score (9 reti incassate, una sola realizzata), cambia rotta e si difende: sei potenziali terzini in campo per un 4-4-2 che può trasformarsi in 3-5-2, 5-3-2, 5-4-1 o addirittura 6-2-2. Uomo chiave Domizzi, che può giocare sulla fascia o a centrocampo, ma anche Sculli può svolgere il doppio ruolo di punta/esterno. Di sicuro rimangono fuori tutti gli elementi più fantasiosi (Bachini, Mannini, Del Nero, Milanetto). De Biasi sceglie la prudenza, privilegia la concretezza. E dunque schiera Dallamano, Stankevicius e Zoboli dall’inizio.
“Dobbiamo muovere la classifica – sottolinea l’allenatore veneto, alla seconda stagione biancazzurra -. Metterò in campo la formazione che ha più birra in corpo. Gioca chi sta meglio. L’Udinese è avversaria da prendere con le molle. Sarebbe pericoloso ripensare alla vittoria ottenuta al Friuli un mese fa in amichevole. Logicamente sono deluso per quello che abbiamo fatto finora. Sarebbe strano il contrario. L’infortunio di Adani, poi, è una tegola che non ci voleva. Ma non cerchiamo alibi. Dobbiamo stare attenti in difesa e proporci bene in attacco. Dobbiamo essere convinti delle nostre possibilità. A Udine possiamo fare risultato”.
di Gianpaolo Laffranchi
Fonte: Gazzetta.it